giorgio faletti - io sono dio - l'aquilone

Vai ai contenuti

Menu principale:

giorgio faletti - io sono dio

biblioteca

Giorgio Faletti (Asti, 25 novembre 1950) è un attore, scrittore, musicista, paroliere e compositore italiano

Laureato in giurisprudenza, inizia la carriera come cabarettista nel locale milanese Derby negli anni settanta, nello stesso periodo in cui sul palco del locale circolano Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. In televisione è ad Antenna 3 e nel 1983 partecipa al fianco di Raffaella Carrà in Pronto Raffaella. Nel 1985 è uno dei personaggi del programma televisivo di Antonio Ricci Drive In. Il suo personaggio più famoso è Vito Catozzo, ma non si possono dimenticare altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Poco dopo è a fianco di Zuzzurro e Gaspare in Emilio dove crea il personaggio Franco Tamburini, stilista di Abbiategrasso.

Partecipa inoltre a Fantastico nel 1990 al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e, successivamente, a Stasera mi butto... e tre! con Toto Cutugno. Si avvicina nel frattempo al mondo della musica. Nel 1988 pubblica il mini-album Colletti bianchi, colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti.

Nel 1991 la seconda uscita discografica, Disperato ma non serio, che contiene tra le altre canzoni, Ulula, uno dei brani più trasmessi in radio nell'estate 1991. Sempre quell'anno diventa autore anche per Mina che canta una sua composizione, Traditore, e la include in Caterpillar. Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango, inserita poi nel suo terzo album Condannato a ridere.

Nel 1994 nuovamente al Festival di Sanremo si classifica al 2° posto sfiorando per una manciata di voti la vittoria e si aggiudica anche il Premio della Critica con la canzone Signor tenente ispirata alle stragi di Capàci e di via D'Amelio, inserita nel fortunato album intitolato Come un cartone animato prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino.

Nel 1995 ritorna ancora una volta al Festival di Sanremo con L'assurdo mestiere, una sorta di preghiera-ringraziamento al Signore, rivelando una insospettabile vena malinconica e riflessiva. Sempre nel Festival di quell'anno, partecipa come autore della canzone Giovane vecchio cuore cantata da Gigliola Cinquetti. L'album omonimo del 1995, L'assurdo mestiere, vince il Premio Rino Gaetano per la parte letteraria delle canzoni.

Scrive canzoni anche per Fiordaliso (Mascalzone), due canzoni dell'album Camminando camminando (1996), e tutto l'album Il dito e la luna (1998), entrambi di Angelo Branduardi. Di quest'ultimo album fa parte Il giocatore di biliardo, uno dei più recenti successi di Branduardi. Nel 2000 pubblica per NAR International Nonsense, sesto e finora ultimo album della sua carriera musicale.

Non dimentica comunque le sue origini di attore comico: pubblica il libro Porco mondo che ciò sotto i piedi edito da Baldini e Castoldi, nel quale narra le gesta del suo personaggio più celebre, Vito Catozzo, e mette in scena lo spettacolo teatrale Tourdeforce nel quale mescola l'umorismo e la caratterizzazione dei personaggi alla canzone d'autore.


La piastrella autografata da Faletti sul Muretto di Alassio.Nel 2002 il poliedrico Giorgio Faletti sorprende positivamente tutta la critica[1] pubblicando il suo primo thriller che si intitola Io uccido, e che vende più di quattro milioni di copie[2]. Nel 2004 esce il secondo romanzo Niente di vero tranne gli occhi, che al momento ne ha vendute tre milioni e mezzo[3]. Il famoso maestro del thriller Jeffery Deaver, autore di numerosi best-seller come Il collezionista di ossa, Lo scheletro che balla, La scimmia di pietra, ha detto di lui e del suo lavoro: "Uno come Faletti dalle mie parti si definisce "larger than life", uno che diventerà leggenda". [4]. Nel 2005 è stato testimonial per una campagna per la tutela del diritto d'autore. Nel novembre del 2005 Giorgio Faletti ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura.

Nel 2006, ha recitato nel film Notte prima degli esami nel quale interpreta il Prof. Antonio Martinelli, spietato docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame col protagonista Luca (Nicolas Vaporidis). La sua interpretazione è stata premiata dalla critica con la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Appare anche all'inizio di Notte prima degli esami - Oggi del 2007, in riferimento al primo film.

Dopo la Montecarlo di Io uccido e il binomio Roma-New York di Niente di vero tranne gli occhi, nell'ottobre 2006 pubblica Fuori da un evidente destino (Baldini Castoldi Dalai editore, 2006), ambientato in Arizona e in cui tra i protagonisti vi sono gli indiani Navajos, ai quali il romanzo è dedicato. Già mesi prima dell'uscita del libro, Dino De Laurentiis ha acquistato i diritti per realizzarne un film. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutti gli stati d’Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e, a partire dal mese di marzo 2007, negli Stati Uniti e nei paesi di lingua anglosassone.

Nel 2007, Giorgio Faletti è tornato al Festival di Sanremo, in veste di autore, con la canzone The show must go on, interpretata da Milva, classificandosi oltre la decima posizione. Il brano fa parte dell'album In territorio nemico, interamente scritto (testi e musiche) da Faletti. Ha recitato nel film Cemento Armato nel quale interpreta il Primario, un vendicativo boss della mala, che perseguita il giovane protagonista Diego (Nicolas Vaporidis).

Nel 2008, è stata pubblicata la sua prima raccolta di racconti, intitolata Pochi inutili nascondigli (Baldini Castoldi Dalai editore, 2008), che arriva tra i finalisti del Premio letterario Piero Chiara edizione 2009. Nella primavera del 2009 esce il suo quarto romanzo, Io sono Dio (Baldini Castoldi Dalai editore, 2009). È autore anche del brano di Marco Masini Gli anni che non hai, contenuto nell'album L'Italia... e altre storie uscito nel febbraio 2009. Sempre nel 2009 recita nel film Baarìa di Giuseppe Tornatore e nel film Il sorteggio di Giacomo Campiotti dove interpreta il sindacalista Gino Siboni. Al momento risiede nell'isola d'Elba.

da Wikipedia l'enciclopedia libera


__________________________________________________________________________________________________________________




Io sono Dio

Autore   Faletti Giorgio

edizione   2009, 523 p., rilegato
Editore   Baldini Castoldi Dalai  (collana Romanzi e racconti)



_______________________________________________________________________________________________

Non c'è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane. Un uomo che dice di essere Dio.

_____________________________________________________________________________________________________________


"Io sono Dio". Torna Giorgio Faletti

Dal Corriere della Sera del 2 aprile 2009

In effetti, qualche sospetto c'era venuto: quattro milioni di copie vendute con il primo romanzo Io uccido, tre milioni e mezzo con il secondo Niente di vero tranne gli occhi e altrettante con i racconti Fuori da un evidente destino. Ed ecco la rivelazione Io sono Dio è il titolo del nuovo romanzo di Giorgio Faletti. Battute a parte, uscirà a maggio per Baldini Castoldi Dalai, come i precedenti, il nuovo atteso romanzo di Giorgio Faletti per il quale si annuncia quella che in casa editrice definiscono "una tiratura formidabile": si vocifera di oltre 500mila copie in prima battuta, ma l'editor del libro, Francesco Colombo, non conferma e non smentisce, si limita a sorridere, segno che forse la cifra è errata per difetto.
"La storia è un ritorno al thriller classico - spiega Colombo, che è già stato l'editor dei racconti di Faletti - più vicino a Io uccido per come è impostato. Lo ha detto anche Faletti più volte, quella dei racconti è stata una vacanza che lui si è voluto prendere con l'horror e il fantastico, per poi tornare a scrivere una storia che aveva nella penna, un thriller."
Il romanzo è di circa 500 pagine, "un po' più breve di Io uccido", e l'ambientazione è ancora, come sempre in Faletti, internazionale. Ma non ritorneranno personaggi dei precedenti romanzi, e la storia non ruoterà intorno al mondo delle radio come nel libro d'esordio. "L'autore tiene molto alla sorpresa", precisano ancora in casa editrice, e in attesa dell'uscita, che avverrà in occasione della Fiera del libro di Torino ("forse"), non resta che immaginare quali nuovi delitti i lettori potranno scoprire tra le pagine.
Perché pare sia proprio questa la sorpresa del libro, sulla quale in casa editrice non aggiungono altro: la natura particolare dei delitti. Mentre un silenzio assoluto accoglie qualsiasi curiosità intorno all'identità (e perfino all'esistenza…) di investigatori e detective nella trama del romanzo. Tanto che ci viene un sospetto: con la trama del libro, il "Dio" del titolo che cosa c'entra? E l'editor risponde soltanto: "C'entra".

di Ida Bozzi

______________________________________________________________________________________________________________


www.giorgiofaletti.net

Torna ai contenuti | Torna al menu