gianrico carofiglio - non esiste saggezza - l'aquilone

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gianrico carofiglio - non esiste saggezza

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Gianrico Carofiglio

nato a Bari, 30 maggio 1961 è un magistrato, scrittore e senatore italiano.

È figlio della scrittrice Enza Buono e fratello del regista, scrittore e illustratore Francesco Carofiglio. Magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore a Prato, pubblico ministero a Foggia e in seguito ha svolto le funzioni di Sostituto procuratore alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.


La politica
Durante la XV Legislatura è stato designato consulente della Commissione parlamentare Antimafia. Il 22 febbraio 2008 viene annunciata la sua candidatura al Senato per il Partito Democratico, e nelle elezioni del 13 e 14 aprile dello stesso anno viene eletto senatore.

La produzione narrativa
Ha esordito nella narrativa, dopo parecchie pubblicazioni tecniche e di settore, con Testimone inconsapevole (Sellerio, 2002), romanzo che ha aperto il filone del thriller legale italiano.

Le vicende dell'avvocato Guido Guerrieri hanno portato l'autore a diversi riconoscimenti per il primo romanzo, tra cui la decima edizione del prestigioso Premio del Giovedì "Marisa Rusconi", il premio Rhegium Iulii e il premio Città di Cuneo (tutti riservati alle opere prime) e, infine, il Premio Città di Chiavari.

Nel 2003 esce la seconda opera che ha come protagonista l'avvocato, Ad occhi chiusi (Sellerio, 2003), decretando il successo definitivo dell'autore agli occhi di pubblico e critica. Ad occhi chiusi vince il premio Lido di Camaiore e il prestigioso premio delle Biblioteche di Roma. Nel 2007 viene eletto in Germania, da una giuria di librai e giornalisti: "il miglior noir internazionale dell'anno".

Nel 2004 dai suoi libri vengono tratti due film TV L'avvocato Guerrieri - Ad occhi chiusi e L'avvocato Guerrieri - Testimone inconsapevole, prodotti dalla Palomar di Carlo Degli Esposti con protagonisti Emilio Solfrizzi e Chiara Muti, regia di Alberto Sironi. Il passaggio televisivo di entrambe le vicende era previsto in Italia entro la fine del 2006, ma la loro trasmissione da parte di Mediaset ha avuto una storia travagliata: nel marzo 2007 il regista Sironi in un'intervista ha affermato che i due film sarebbero stati "qualitativamente troppo raffinati" per Mediaset, ma alla fine sono stati messi in onda su Canale 5 tra il dicembre 2007 e gennaio 2008.

Vincitore del Premio Bancarella del 2005 con il romanzo Il passato è una terra straniera (Rizzoli, 2004), nel settembre 2006 ha pubblicato un altro romanzo che vede il ritorno, quale protagonista, dell'avvocato Guerrieri, Ragionevoli dubbi (Sellerio): con quest'opera ha vinto il premio Fregene e il premio Viadana nel 2007 e la seconda edizione del Premio Tropea nel 2008.

Il 12 settembre 2007 è stato pubblicato da Rizzoli Cacciatori nelle tenebre, una graphic novel con protagonista l'ispettore Carmelo Tancredi, illustrata dai disegni del fratello dell'autore, Francesco. Tale opera ha ricevuto, a Belpasso, il premio Martoglio. È stato il primo graphic novel entrato nelle classifiche dei libri più venduti nella categoria: "narrativa italiana".

Da Il passato è una terra straniera è stato tratto l'omonimo film prodotto da Fandango per la regia di Daniele Vicari con protagonista Elio Germano,

Con i libri finora pubblicati Carofiglio ha superato i due milioni di copie vendute. Le sue opere sono già uscite o sono in via di pubblicazione in molte lingue: francese, spagnolo, inglese, tedesco, giapponese, greco, portoghese, turco, russo, polacco, olandese, brasiliano, catalano, rumeno, svedese.

Nel novembre 2007 è uscito il saggio: L'arte del dubbio (Sellerio), riflessione sull'arte del domandare e i suoi rapporti con il concetto di verità.

Il 24 settembre 2008 Carofiglio ha ricevuto il Bremen Prize, prestigioso riconoscimento conferito dalla radiotelevisione della città stato di Brema. Il I novembre Carofiglio ha ricevuto il premio Grinzane Cavour Noir.

Il 6 novembre 2008 è uscito in libreria il romanzo dal titolo Né qui né altrove. Una notte a Bari.

Il 23 aprile 2009 è uscito, per le edizioni Nottetempo, Il paradosso del poliziotto

Il 14 gennaio 2010 pubblica la quarta avventura dell'avvocato Guerrieri, Le perfezioni provvisorie, edito dalla Casa Editrice Sellerio di Palermo.

Nato a Bari, nei suoi libri - a cominciare dalla avventure dell’avvocato Guerrieri - Carofiglio ha raccontato l’anima nera della sua città. Anche l’ultimo racconto, Le perfezioni provvisorie diventerà un film, ma per il cinema.

Per la Tv La doppia vita di Natalia Blum apre la serie Crimini 2 su Rai2. La storia è tratta da un racconto breve di Gianrico Carofiglio pubblicato nell'antologia Crimini Italiani (Einaudi Stile Libero), un'antologia del "noir" in cui undici autori descrivono, da Nord a Sud, l'Italia del crimine, della corruzione, dell'arricchimento personale. Il racconto è ambientato nel mondo dell'editoria.  «Il giallo dà qualche strumento in più per raccontare un territorio anche metaforico», spiega «ma non mi piace essere associato al genere. Volevo rompere lo schema del romanzo con un gioco tutto letterario, il gioco del doppio».


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


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Non esiste saggezza

Secondo l'opinione di alcuni, scrivere racconti è più semplice che scrivere romanzi, perché il processo creativo, per uno scrittore solerte, potrebbe esaurirsi nello spazio di un giorno. Ma scrivere dei buoni racconti è un'altra cosa. È l'arte di imbrigliare una storia in poche pagine. L'arte di trattenersi.
Gianrico Carofiglio, pur avendo raggiunto la notorietà grazie alla serie di romanzi polizieschi che hanno per protagonista l'avvocato Guido Guerrieri, non disdegna questa forma espressiva, anzi forse proprio nei racconti riesce ad esprimere tutta la sua abilità nel mantenere l'equilibrio tra la ricchezza della trama e la sua sintesi. Riesce a imbastire una storia, tratteggiare i personaggi con rapide pennellate, creare coinvolgimento e suspense suggerendo possibili percorsi alternativi, sperimentare nel finale e anche strappare un sorriso al lettore, tutto nello spazio di trenta pagine. Dieci minuti di godimento. E ci riesce perché il magistrato barese è quello che si dice "uno scrittore di razza".
In questa raccolta di racconti, che include alcuni testi già pubblicati precedentemente (tra cui Vigilie, La doppia vita di Natalia Blum, Giulia, Mona Lisa, Il paradosso del poliziotto e naturalmente Non esiste saggezza, che dà il nome alla raccolta) è compreso anche un inedito, Il maestro di bastone, che può considerarsi un racconto di formazione. Si tratta della storia di un adolescente che, durante la turbolenta separazione dei suoi genitori, viene mandato in vacanza a casa di alcuni parenti, nella Murgia. In questa villa di campagna il protagonista del racconto, Enrico, scoprirà il fascino dell'avventura e il coraggio dell'incoscienza, scoprirà che il ruolo che ciascuno di noi si ritaglia nella vita è il risultato degli incontri e delle strade che ha percorso. Si tratta quindi del classico racconto scritto in prima persona sui turbamenti e le conquiste di un adolescente, ma Carofiglio li descrive usando uno sguardo quasi femminile, lo sguardo di quelle donne che dalla vita hanno imparato più di quanto non lascino intendere.
Gli altri racconti della raccolta sono invece accomunati da un'atmosfera noir e da personaggi pieni di mistero. C'è il viaggio in treno di un giovane poliziotto e la vigilia di Natale passata alla stazione Termini del maresciallo Bovio; c'è la storia di una bambina violata e quella di una donna perduta a un semaforo; l'inchiesta di un sostituto procuratore della Repubblica e quella di un famoso scrittore di romanzi gialli. Nonostante l'autorevolezza con cui si presentano i personaggi maschili, sono sempre le donne a calamitare l'attenzione del lettore. Pieni di fascino, i personaggi femminili di Carofiglio sono ombre senza passato che compaiono in queste storie e in queste vite destando stupore e spesso stupendosi di loro stesse. Il magistrato barese gli tributa una raccolta che è quasi una lezione su come si debbano tratteggiare i personaggi letterari e inserisce un racconto, Intervista a Tex Willer, che finisce per essere un metadiscorso sui personaggi e sulla loro esistenza, spesso autonoma, rispetto agli scrittori:

"Tex W.- Lei sa cosa c'è negli spazi fra le vignette?
…C'è tutta la vita che non è mai stata raccontata. Ci sono le vicende che non diventano storie - per scelta o più spesso per caso - e si perdono nei gorghi del tempo che passa. Ci sono le occasioni non colte, le cose che non vogliamo ricordare o non vogliamo sapere di noi stessi e degli altri. Gli spazi fra le vignette sono il sottosuolo della nostra coscienza".


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Le perfezioni provvisorie
di  Carofiglio Gianrico

Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra il suo lavoro di avvocato - un nuovo elegante studio, nuovi collaboratori, una carriera di successo - e la solitudine venata di malinconia delle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consueto senso dell'umorismo, la musica, i libri e le surreali conversazioni con il sacco da boxe, nel soggiorno di casa. Tutto inizia quando un collega gli propone un incarico insolito: cercare gli elementi per dare nuovo impulso a un'inchiesta di cui la procura si accinge a chiedere l'archiviazione. Manuela, studentessa universitaria a Roma, figlia di una Bari opulenta, è scomparsa in una stazione ferroviaria, inghiottita nel nulla dopo un fine settimana trascorso in campagna con amici. Inizialmente Guerrieri esita ad accettare l'incarico, più adatto a un detective che a un legale. Poi, scettico e curioso a un tempo, inizia a studiare le carte e a incontrare i personaggi coinvolti nell'inchiesta. Tra questi, la migliore amica di Manuela, Caterina. Una ragazza dei suoi tempi giovane, bella, immediata al limite della sfrontatezza. L'avvocato, diviso fra imbarazzo e attrazione, si lascia accompagnare da lei nel ricostruire il mondo segreto di Manuela e le ragioni della sua scomparsa.

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la recensione di IBS

Bari, un pomeriggio di marzo. L’avvocato Guerrieri sta preparando un ricorso da discutere l’indomani in cassazione. Riceve una telefonata dall’amico Sabino Fornelli, avvocato civilista, per un caso «molto delicato e urgente». I clienti di Fornelli sono un uomo e una donna, Tonino e Rosaria Ferraro, marito e moglie, di Bari, con due figli: una ragazza, la maggiore, e un ragazzo di sedici anni, Nicola. La figlia Manuela, ventiduenne, studentessa alla Luiss di Roma, è scomparsa da sei mesi, a Ostuni, dopo una vacanza ai trulli con gli amici. I genitori, disperati, si sono rivolti alla polizia, ai carabinieri e anche alla trasmissione Chi l’ha visto?, senza risultati. Ora hanno bisogno di una guida che li aiuti a uscire dal tunnel. E si rimettono nelle mani del nostro protagonista.
Torna con questo nuovo romanzo Gianrico Carofiglio e siamo felici di ritrovare l’avvocato Guido Guerrieri, questa volta coinvolto in una vicenda diversa dalle altre, più da investigatore privato, una di quelle storie misteriose che di solito si risolvono fra un bicchiere di whisky e una bella scazzottata. Guerriei infatti è scettico, incerto, ma poi accetta e si getta nella mischia.
Le indagini partono dai verbali delle forze dell’ordine, dalle amicizie e dalle telefonate, dagli ultimi sms della ragazza, pochi, alla madre e alle amiche. L’accertamento sul bancomat non aveva fornito nessun elemento utile e le deposizioni fino a quel momento raccolte erano solo frutto delle fantasie dei mitomani professionali di turno. Guerrieri ricomincia a interrogare le amiche, prova a contattare l’ex fidanzato, sente gli agenti e i commissari, muovendosi a tentoni e cercando di mettere insieme i frammenti di una storia oggettivamente complicata. Emergono storie di cocaina, qualche violenza di troppo, un atteggiamento dell’ex fidanzato di Manuela da vero stalker, persecutore della ragazza scomparsa.
Guerrieri intervalla la sua indagine con delle passeggiate notturne nel mezzo di una Bari molto no man’s land, ai confini fra quartiere Libertà e quartiere San Girolamo. Lì, lui eterosessuale, trascorre alcune serate in un locale gay, il Chelsea Hotel n. 2, nascosto fra i capannoni industriali e le officine al buio. Il posto è gestito da Nadia, una sua vecchia cliente, arrestata in passato per aver gestito un giro di escort di lusso, una donna singolare e affascinante, dai trascorsi burrascosi, con la quale nasce un’amicizia. Oltre alla relazione confidenziale con Nadia, irregolare ma dall’animo limpido, l’avvocato condivide le ricerche con Caterina, la migliore amica di Manuela, che rappresenta la normalità più inquietante e indecifrabile.
Nelle pieghe di questo contrasto Guido Guerrieri percorrerà una ripida traiettoria attraverso la mutazione genetica dei suoi tempi e della sua Bari. Emergeranno verità nascoste, in un mondo apparentemente stabile e normale, in realtà insospettato e torbido, dove l’unica salvezza sembra essere nella nitida perfezione di alcuni rari, provvisori momenti di felicità.


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www.gianricocarofiglio.com

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