gabriele sorrentino - l'aquilone

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gabriele sorrentino

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Garbiele Sorrentino

dal sito www.gabrielesorrentino.it

Sono nato a Modena il 14 maggio 1976, segno zodiacale Toro, ascendente Bilancia.
Da sempre, invento storielle e racconti. Fortunatamente i miei primi “obbrobri”, scritti con una pesantissima Olivetti dall'inchiostro sbiadito, sono stati ingurgitati da svariati traslochi. La seconda generazione di “sciocchezze” è scomparsa col mio primo PC 386SX, sempre Olivetti. ho composto i racconti più “seri” che costituiscono la base ideologica e stilistica per quelli che sto pubblicando in cartaceo e sui vari blog. Scrivo soprattutto racconti di genere (noir, fantasy, horror, fantascientifici), ma anche a sfondo storico. Giusto per darvi un'idea, i miei autori culto sono Poe, Lovercraft, Tolkien, Dick e Asimov. Altri autori che amo molto sono Manfredi, Follet, e King.laureato in Scienze Politiche - indirizzo storico politico, amo la storia, in particolare la mia passione va alla storia medievale. Sono pubblicista, collaboro con la Gazzetta di Modena e con le riviste "Modena Storia" e "Il Ducato - Terre Estensi". Lavoro nell'Ufficio Stampa del Policlinico di Modena, ma il mio sogno è fare lo scrittore a tempo pieno.
Sono cattolico, modenese e fiero di esserlo, anche se le mie radici campane affiorano spesso. Non amo il ballo, ma ho cominciato a praticare yoga perché mi hanno detto che così posso diventare più “flessibile”. Sono onnivoro, ma non disdegno la cucina vegetariana. Lo ammetto, mi piace cantare, ma mi dicono che…forse è meglio che continui a scrivere.


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Il "Duca" Passerino. L'epoca d'oro del ghibellinismo in Italia attraverso la figura di Rainaldo Bonacolsi, signore di Mantova e di Modena


Edizioni Terra e Identità presenta il nuovo volume della collana dedicata alla storia di Modena. Si tratta dell'opera di Gabriele Sorrentino dal titolo Il "Duca" Passerino. L'epoca d'oro del ghibellinismo in Italia attraverso la figura di Rainaldo Bonacolsi, signore di Mantova e di Modena, la biografia di Rainaldo “Passerino”, ultimo esponente della famiglia Bonacolsi, dal 1312 al 1328 dispotico signore di Mantova che, sotto il suo governo raggiunse la sua massima espansione territoriale, con l'acquisizione di Modena, Carpi e del loro territorio.
La storia avventurosa e tragica di Rainaldo Bonacolsi - uno dei principali leaders trecenteschi del partito ghibellino - è narrata attraverso i principali avvenimenti politici che ne hanno scandito l'esistenza: dal vicariato imperiale (1311), alla stesura degli Statuti Mantovani (1311-1313), dalla conquista di Modena e Carpi (1312), all'uccisione di Raimondo Da Spello (1313), nipote del papa, che costò a Modena l'interdetto. Il Bonacolsi sfidò ben due pontefici, Clemente V e Giovanni XXII - venendo scomunicato nel 1324 e nel 1325 - e trionfò con gli altri grandi ghibellini ad Altopascio (1325).
Snodo cruciale nella parabola politica di Passerino è la famigerata battaglia di Zappolino (1325) dove lo schieramento ghibellino (ove militavano, tra gli altri, Bonacolsi, Scaligeri, Visconti e gli Estensi, allora nemici del papa, ma anche i fuoriusciti bolognesi come i Da Panico e i Da Cuzzano) inflissero a quello guelflo (ove spiccavano i Malatesta, i Pepoli, i Rangoni, i Boschetti) una sconfitta bruciante. Da quello scontro i modenesi ottennero solo la Secchia Rapita, il bizzarro trofeo tutt'ora conservato nel Palazzo Comunale. Il Bonacolsi, infatti, firmò un controverso trattato di pace ove, vincitore sul campo, uscì sostanzialmente sconfitto diplomaticamente. Da quel momento la stella di Passerino iniziò ad offuscarsi sino alla cacciata da Modena e Carpi e al colpo di stato di Luigi Gonzaga del 16 agosto 1328 che portò alla morte di Rainaldo e alla fine della sua dinastia. Nemmeno dopo morto, però, l'ultimo Bonacolsi poté riposare in pace: il suo cadavere, mummificato, divenne infatti uno dei principali cimeli di casa Gonzaga.
L'opera è, infine, arricchita da un'ampia trattazione del contesto storico che affronta l'origine e l'ascesa della famiglia Bonacolsi, la situazione del Comune modenese prima dell'avvento della protosignoria bonacolsiana e accompagna i protagonisti sino alla loro scomparsa dalla storia. Completano il volume una scrupolosa bibliografia e un curato impianto di immagini.



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