dan brown - inferno - l'aquilone

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dan brown - inferno

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Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di "infernale" ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c'è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d'ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all'uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.

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Dan Brown
(Exeter (New Hampshire), 22 giugno 1964) è uno scrittore statunitense di thriller. La sua opera di maggiore successo è Il codice da Vinci.

Primo di tre figli, Brown crebbe a Exeter, nel New Hampshire. Suo padre Richard insegnava matematica alla Phillips Exeter Academy, scrisse alcuni testi scolastici su quest'argomento e vinse un importante Presidential Award. La madre di Brown, Connie, era una musicista professionista.

Brown ricevette un'educazione cristiana e sia lui che i suoi fratelli frequentarono la Phillips Exeter Academy. Terminati questi studi nel 1982, Brown si iscrisse all'Amherst College, dove fu membro della confraternita Psi Upsilon e si laureò nel 1986.

Si trasferì ad Hollywood per intraprendere una carriera di cantante-autore e pianista. Di questa sua carriera rimangono quattro CD. Lasciò Hollywood per studiare storia dell'arte all'Università di Siviglia in Spagna, dove cominciò a studiare seriamente le opere di Leonardo da Vinci e a nutrire l'interesse per la crittografia.

Nel 1993 fece ritorno al New Hampshire, per insegnare inglese alla Phillips Exeter ed alla Lincoln Akerman School. Nel 1994, durante una vacanza a Tahiti, lesse un romanzo di Sidney Sheldon e si rese conto di poter fare di meglio. Nel 1995 scrisse un romanzo a quattro mani con sua moglie intitolato 187 Men to Avoid: A Guide for the Romantically Frustrated Woman e nel 1996 lasciò il lavoro di insegnante per iniziare la sua carriera di scrittore a tempo pieno. Attualmente vive a Rye, nel New Hampshire. Blythe, sua moglie, è una storica dell'arte ed una pittrice, che lo aiuta nelle sue ricerche.

Storiografia e successo
I suoi primi tre libri ebbero un riscontro medio, ma il quarto romanzo, Il codice da Vinci, divenne un bestseller, salendo in cima alla lista dei New York Times Best Seller già nella prima settimana di pubblicazione, nel 2003. Con le oltre 81 milioni di copie vendute[senza fonte] il codice è da considerarsi tra i libri più conosciuti al mondo. Sull'onda di tale successo anche i primi libri sono stati rilanciati facendoli comparire nel 2004 nella lista del New York Times nella stessa settimana; nel 2005 entrò nella lista dei Time magazine's 100 most influential people of the year.

I personaggi nei libri di Brown portano spesso il nome di persone reali della sua vita. Robert Langdon porta il nome di John Langdon, l'artista che ha creato gli ambigrammi usati per il CD e per il romanzo Angeli e Demoni. Il camerlengo Carlo Ventresca porta il nome dell'amica cartoonista Carla Ventresca. Negli Archivi Vaticani, Langdon ricorda il matrimonio di due suoi amici, Dick e Connie, che portano il nome dei suoi genitori. L'editor di Robert Langdon, Jonas Faukman, porta il nome dell'editor di Dan Brown, Jason Kaufman. Brown ha anche detto che altri personaggi sono basati su un libraio del New Hampshire, e su un insegnante francese a Exter, Andre Vernet (che nel codice Da Vinci era il presidente della banca dove Saunière aveva messo la chiave di volta). Il cardinale Aldo Baggia, in Angeli e Demoni, porta il nome di Aldo Baggia, insegnante di linguaggi moderni alla Phillips Exeter Academy.

Adattamenti cinematografici
Nel 2006, Il codice da Vinci uscì come film, distribuito dalla Columbia Pictures, ed ebbe Ron Howard come regista. Nel film, Tom Hanks è Robert Langdon, Audrey Tautou è Sophie Neveu e sir Ian McKellen è sir Leigh Teabing. È stato molto pubblicizzato ed è servito a lanciare il Festival di Cannes del 2006, sebbene abbia ricevuto in generale critiche negative. Fu successivamente messo nella lista dei peggiori film del 2006,[1] ma anche il secondo film di maggiore incasso dell'anno, incassando 750 milioni di dollari in tutto il mondo.[2] Brown fu messo come uno dei produttori esecutivi del film Il codice da Vinci. Una delle sue canzoni, "Phiano", che Brown scrisse e cantò, fecero parte della colonna sonora del film. Nel film, Brown e sua moglie possono essere visti sullo sfondo delle scene iniziali.

Il film successivo, Angeli e demoni, è uscito il 15 maggio del 2009, sempre con Ron Howard e Tom Hanks.


[link:2]Da Wikipedia, l'enciclopedia libera[/link:2]


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