dan brown - il simbolo perduto - l'aquilone

Vai ai contenuti

Menu principale:

dan brown - il simbolo perduto

biblioteca

Dan Brown
(Exeter (New Hampshire), 22 giugno 1964) è uno scrittore statunitense di thriller. La sua opera di maggiore successo è Il codice da Vinci.

Primo di tre figli, Brown crebbe a Exeter, nel New Hampshire. Suo padre Richard insegnava matematica alla Phillips Exeter Academy, scrisse alcuni testi scolastici su quest'argomento e vinse un importante Presidential Award. La madre di Brown, Connie, era una musicista professionista.

Brown ricevette un'educazione cristiana e sia lui che i suoi fratelli frequentarono la Phillips Exeter Academy. Terminati questi studi nel 1982, Brown si iscrisse all'Amherst College, dove fu membro della confraternita Psi Upsilon e si laureò nel 1986.

Si trasferì ad Hollywood per intraprendere una carriera di cantante-autore e pianista. Di questa sua carriera rimangono quattro CD. Lasciò Hollywood per studiare storia dell'arte all'Università di Siviglia in Spagna, dove cominciò a studiare seriamente le opere di Leonardo da Vinci e a nutrire l'interesse per la crittografia.

Nel 1993 fece ritorno al New Hampshire, per insegnare inglese alla Phillips Exeter ed alla Lincoln Akerman School. Nel 1994, durante una vacanza a Tahiti, lesse un romanzo di Sidney Sheldon e si rese conto di poter fare di meglio. Nel 1995 scrisse un romanzo a quattro mani con sua moglie intitolato 187 Men to Avoid: A Guide for the Romantically Frustrated Woman e nel 1996 lasciò il lavoro di insegnante per iniziare la sua carriera di scrittore a tempo pieno. Attualmente vive a Rye, nel New Hampshire. Blythe, sua moglie, è una storica dell'arte ed una pittrice, che lo aiuta nelle sue ricerche.

Storiografia e successo
I suoi primi tre libri ebbero un riscontro medio, ma il quarto romanzo, Il codice da Vinci, divenne un bestseller, salendo in cima alla lista dei New York Times Best Seller già nella prima settimana di pubblicazione, nel 2003. Con le oltre 81 milioni di copie vendute[senza fonte] il codice è da considerarsi tra i libri più conosciuti al mondo. Sull'onda di tale successo anche i primi libri sono stati rilanciati facendoli comparire nel 2004 nella lista del New York Times nella stessa settimana; nel 2005 entrò nella lista dei Time magazine's 100 most influential people of the year.

I personaggi nei libri di Brown portano spesso il nome di persone reali della sua vita. Robert Langdon porta il nome di John Langdon, l'artista che ha creato gli ambigrammi usati per il CD e per il romanzo Angeli e Demoni. Il camerlengo Carlo Ventresca porta il nome dell'amica cartoonista Carla Ventresca. Negli Archivi Vaticani, Langdon ricorda il matrimonio di due suoi amici, Dick e Connie, che portano il nome dei suoi genitori. L'editor di Robert Langdon, Jonas Faukman, porta il nome dell'editor di Dan Brown, Jason Kaufman. Brown ha anche detto che altri personaggi sono basati su un libraio del New Hampshire, e su un insegnante francese a Exter, Andre Vernet (che nel codice Da Vinci era il presidente della banca dove Saunière aveva messo la chiave di volta). Il cardinale Aldo Baggia, in Angeli e Demoni, porta il nome di Aldo Baggia, insegnante di linguaggi moderni alla Phillips Exeter Academy.

Adattamenti cinematografici
Nel 2006, Il codice da Vinci uscì come film, distribuito dalla Columbia Pictures, ed ebbe Ron Howard come regista. Nel film, Tom Hanks è Robert Langdon, Audrey Tautou è Sophie Neveu e sir Ian McKellen è sir Leigh Teabing. È stato molto pubblicizzato ed è servito a lanciare il Festival di Cannes del 2006, sebbene abbia ricevuto in generale critiche negative. Fu successivamente messo nella lista dei peggiori film del 2006,[1] ma anche il secondo film di maggiore incasso dell'anno, incassando 750 milioni di dollari in tutto il mondo.[2] Brown fu messo come uno dei produttori esecutivi del film Il codice da Vinci. Una delle sue canzoni, "Phiano", che Brown scrisse e cantò, fecero parte della colonna sonora del film. Nel film, Brown e sua moglie possono essere visti sullo sfondo delle scene iniziali.

Il film successivo, Angeli e demoni, è uscito il 15 maggio del 2009, sempre con Ron Howard e Tom Hanks.


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera


________________________________________________________________________________________________________________________________

Il simbolo perduto
dello scrittore statunitense Dan Brown era forse il libro più atteso dell’anno. Adesso che lo possiamo leggere in Italia, grazie a una traduzione dall’inglese a più mani e fatta a tempo di record (The Lost Symbol è uscito negli Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna solamente lo scorso 15 settembre), siamo felici di aprire questo sequel del bestseller Il Codice Da Vinci e di ritrovare il protagonista principale di quell’opera vendutissima e molto dibattuta, Robert Langdon. Archiviate le indagini sulla Chiesa, i misteri dell’Opus Dei e la vita di Gesù, nel nuovo romanzo il professore di simbologia dell’Università di Harvard indaga sulla massoneria americana.
Il romanzo ha un prologo di grande impatto scenografico: l’iniziazione misteriosa di un trentaquattrenne nella sala di un tempio massonico, che si trova a pochi isolati dalla Casa Bianca. L’iniziato, che ha davanti a sé la figura vestita di bianco del venerabilissimo Maestro, avvicina un teschio alla bocca, lo inclina e beve il vino rosso, scuro come il sangue, in lunghe sorsate, a sigillo del suo giuramento per la nuova fratellanza. Da qui, sempre nella stessa zona di Washington D. C. e nell’arco di una sola, lunghissima giornata, si dipana l’intrigo della narrazione, irresistibile e coinvolgente, come solo Dan Brown riesce a creare. Langdon, convocato nella capitale americana dal potente massone Peter Solomon per tenere un intervento di apertura al prestigioso istituto culturale Smithsonian, ben presto capisce che quella conferenza è un pretesto per attirarlo in una trappola e obbligarlo ad impegnarsi nel tentativo di svelare segreti millenari. Il viaggio del professore tra labirinti, oscuri templi, antichi riti iniziatici diventa così una vera e propria corsa contro il tempo, che prende l’avvio dopo il ritrovamento di una mano mozzata con all’anulare un anello istoriato da emblemi massonici. È la mano destra di Solomon e Langdon capisce di avere poche ore per ritrovare l’amico e un’unica arma, la sua abilità nel decifrare i simboli che i padri fondatori hanno nascosto tra le architetture di Washington.
Fulcro della storia è il ruolo della massoneria nella costituzione degli Usa: massoni furono i padri della patria americana, da Franklin a Washington, così come lo furono i presidenti Roosevelt, Truman e Ford. Il mistero ruota intorno a un oscuro pittogramma cifrato che è impresso sulla Chiave di Salomone: quest’ultimo potrebbe evocare il potere del re d’Israele di scatenare i demoni e sarebbe un’arma invincibile nelle mani sbagliate, capace di mettere a rischio l’intero pianeta. Contro Langdon, si misura un personaggio minaccioso, pieno di tatuaggi e imbottito di steroidi, che cerca di svelare quel segreto nascosto per secoli dalla massoneria, mentre la dottoressa Katherine Solomon, specializzata in scienza della relazione fra mente e corpo, è una sorta di eroina a fianco di Langdon nella soluzione dell’enigma, sospeso sul confine fra realtà ed immaginazione.
Fra mille colpi di scena, attraverso un ritmo serratissimo e i numerosi rompicapo creati da una piramide massonica che svela misteri sempre nuovi da decifrare, Dan Brown ci avvince e ci diverte, con questa nuova, grande narrazione che, ne siamo certi, replicherà l’enorme successo del suo famoso Codice.


recensione da www.ibs.it


_________________________________________________________________________________________________________________

Torna ai contenuti | Torna al menu