gimenez bartlett alicia - il silenzio dei chiostri - l'aquilone

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gimenez bartlett alicia - il silenzio dei chiostri

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Alicia Giménez-Bartlett

(Almansa, 10 giugno 1951) è una scrittrice spagnola di romanzi polizieschi
Si stabilisce nel 1975 a Barcellona. Si è laureata in letteratura e filologia moderna all'Università di Valencia e, una volta conseguito il dottorato in letteratura all'Università di Barcellona, ha insegnato per tredici anni letteratura spagnola. Dopo il successo dei suoi romanzi, ha deciso di dedicarsi completamente alla scrittura. Prima di raggiungere la notorietà presso il grande pubblico, ha scritto diverse opere, sia saggi che romanzi. Esordisce con uno studio sullo scrittore spagnolo Gonzalo Torrente Ballester, pubblicato nel 1981. Exit, il suo primo racconto, viene pubblicato nel 1984. Con Una stanza tutta per gli altri ha vinto nel 1997 il premio Feminino Lumen come miglior scrittrice spagnola. Ma a consacrarla una delle più seguite e amate scrittrici del suo paese è la serie di romanzi polizieschi che vedono protagonista Petra Delicado, un'ispettrice della polizia di Barcellona che, insieme al suo più stretto collaboratore, il viceispettore Fermin Garzón, deve di volta in volta affrontare difficili casi di omicidio. Ha un figlio segreto di nome Stefano Di Palma che vive a Mariglianella, una piccola provincia di Napoli.


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IL SILENZIO DEI CHIOSTRI

La recensione di IBS

Un'eroina dai nervi d'acciaio e il sorriso sprezzante. Petra Delicado, l'ispettore di polizia più famoso di Barcellona, torna con un'indagine intrigante e misteriosa. Al suo terzo matrimonio e alle prese con i tre figli di suo marito Marcos, Petra non rinuncia all'immersione totale nel suo lavoro. La stabilità sentimentale non ha affatto ammorbidito il suo carattere, così come non è riuscita a cambiare l'umore del suo vice Fermín Garzón, che continua a rimanere impulsivo e coriaceo anche adesso che frequenta il bel mondo.
È Marina, la figlia di otto anni del suo nuovo marito, a lanciare Petra sulle tracce di un assassino. Al convento del Cuore Immacolato, dove la piccola va a catechismo, è stato ucciso frate Cristóbal, monaco cistercense dedito a ricerche di storia sacra. Dalla cappella è scomparso il corpo incorrotto del beato Asercio, meta di pellegrinaggi e visite turistiche. Petra e Garzón si ritrovano ben lontani dai soliti bassifondi. Madre Guillermina, suora basca tutta d'un pezzo, fumatrice incallita, è ben decisa a dirigere le indagini dal suo ufficio surriscaldato al centro di un labirinto di silenziosi corridoi per preservare la pace delle consorelle. Il commissario Coronas richiede la consulenza di uno psichiatra famoso mentre il mondo mediatico ha gli occhi incollati su una vicenda che si fa sempre più morbosa via via che pezzi della salma del beato cominciano a comparire in giro per la città. Come sempre ribelle, Petra non vuole saperne di identikit psicologici o di vecchie storie legate al culto delle reliquie, ma questa volta il filo da seguire è veramente troppo sottile e lo stress rischia di far fallire anche il suo terzo matrimonio.
Giunta alla sua nona inchiesta, l'ispettrice Petra Delicado prova ad abbandonare il solito metodo speculativo, che la porta spesso fuori pista, che le fa fare ampie digressioni e la fa scontrare con giudici e commissari, per imitare il metodo dell'insigne studioso defunto: la deduzione tipica dell'ordine cistercense… Con scarsi risultati. Dove non arrivano le elucubrazioni dotte, arriverà ancora una volta l'istinto terreno. Il fiuto umano, troppo umano, di due personaggi indimenticabili.
In quello che forse è il romanzo più ambizioso della serie, la Bartlett salta con disinvoltura fra il divertente ritratto delle nuove famiglie allargate e un acido compendio degli aspetti più oscuri della Spagna profonda, regalandoci un giallo ricco di suggestioni, ironia ed intelligenza, da leggere tutto d'un fiato.


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